a
Debra

      in occasione del suo Bat Mitzva
     
auguriamo, con tanto amore, una stagione felice
      in cui crescere nella comprensione della Tora'
  e nella gioiosa applicazione
dei suoi insegnamenti


mamma e papa'
Dany e Giulio Barki

9 Kislev 5768


 

Daf 9

MEGHILLA NIKRET

CAPITOLO PRIMO

MEGHILLA

È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo pagina sia riportata la scritta: da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein
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Ghemara 9a

[da Daf 8b:
La Ghemara risponde:
Disse Rava: Nessuna difficoltà.] Qui, nel caso della nostra Mishna, il testo in linua straniera fu traslitterato nella nostra scrittura. Perciò conserva la sua santità. Mentre qui, nel caso della Baraita, il testo è nella loro scrittura, perciò non detiene uno status di santità tale da contaminare le mani di chi lo tocca.
La Ghemara respinge tale soluzione:
Gli disse Abbaye [a Rava]: Di che cosa parla, secondo te, quella Baraita? Di testi sacri traslitterati nella loro scrittura, e per questo non validi agli a tutti gli effetti rituali. Ma allora che senso ha specificare: un testo ebraico scritto in aramaico e un testo aramaico scritto in ebraico? Se traslitterati nella loro scrittura persino un testo ebraico scritto in ebraico e un testo aramaico scritto in aramaico sarebbero ugualmente non validi, perchè la Baraita afferma nella conclusione: Il libro non è sacro FINCHÈ EGLI NON LO SCRIVERÀ IN ASHURIT SU PERGAMENA CON INCHIOSTRO NERO? 
La Ghemara propone un'altra soluzione:
Tuttavia, nessuna difficoltà, Questo, la Mishna che sancisce la santità delle Scritture anche in altre lingue, è l'opinione di Rabbanan, mentre questo, la Baraita che ritiene santi solo scritti in lingua ebraica e scrittura ebraica, è l'opinione di Rabban Shimon ben Gamliel, in disaccordo con Rabbanan.
La Ghemara respinge anche questa soluzione:
Se la Baraita rappresenta l'opinione di Rabban Shimon ben Gamliel, ma c'è il greco, in cui egli permette di scrivere le Scritture, come leggiamo nella nostra Mishna! Come può accordarsi con ciò la Baraita che vuole le Scritture in lingua e caratteri ebraici?
La Ghemara offre allora un'altra soluzione:
Tuttavia, nessuna difficoltà. Qui, nella Mishna, [si tratta] di Libri delle Scritture che restano sacri anche in altre lingue e scritture. Mentre qui, nella Baraita, [si tratta] di tefillin e mezuzot che non sono sacri se non scritti in linguaebraica e con caratteri ebraici Ashurit. E tefillin e mezuzot per quale ragione non son sacri in altre lingue e alfabeti? Perchè in essi è scritto: "vehaiu", ed essi saranno, che ha da intendersi: "bahavayatan yehu", nel loro essere siano, restino come sono nella loro lingua e nella loro scrittura.
Tuttavia la Ghemara chiede:
Che possibilità di testo aramaico scritto in ebraico c'è in tefillin e mezuzot? Concesso sia per la Tora dove si trovano le parole aramaiche Yegar Sahaduta. Ma qui, in tefillin e mezuzot, che aramaico può esserci? Tefillin e mezuzot non possono dunque essere l'argomento della Baraita che parla di testi aramaici scritti in ebraico.
La Ghemara perciò offre una soluzione diversa:
Tuttavia, nessuna difficoltà. Qui, nella Baraita si tratta della Meghilla, che deve essere scritta in lingua ebraica e scrittura Ashurit. Mentre qui, nella Mishna, si tratta dei Libri delle Scritture che possono venir scritti in un'altra lingua. E la Meghilla per quale ragione deve essere scritta in ebraico e in Ashurit? Perchè in essa è scritto: Secondo la loro scrittura e secondo la loro lingua, e ciò non va cambiato.
La Ghemara chiede:
Quale testo aramaico scritto in ebraico c'è nella Meghilla?
La Ghemara risponde:
Disse Rav Pappa: Ve nishma' "pitgam" hamelech, e fu udita la parola del re, pitgam è l'aramaico per l'ebraico devar, parola, editto.
Un altro esempio di aramaico nella Meghilla:
Rav Nachman bar Yizchak disse: E tuttle le donne daranno "iekar" ai loro mariti, iekar è l'aramaico di kavod, onore.
La Ghemara presenta una soluzione alternativa:
Rav Ashi disse: La Baraita insegna riguardo ai rimanenti libri, Profeti e Scritti, ma non la Tora. Ed essa segue l'opinione di R'Yehuda che interpreta R'Shimon ben Gamliel, come fu insegnato in una Baraita: TEFILLIN E MEZUZOT NON SI SCRIVONO CHE IN ASHURIT, E I NOSTRI RABBINI, cioè R'Shimon ben Gamliel, PERMISERO che vengano scritti in GRECO.
La Ghemara interrompe la citazione della Baraita per mettere in discussione quanto appena citato:
Ma non è scritto, in tefillin e mezuzot, "vehaiu", ed essi saranno, come erano così debbono restare, in ebraico e in Ashurit?
La Ghemara allora corregge la Baraita:
Di' piuttosto la Baraita così: I LIBRI delle Scritture POSSONO ESSERE SCRITTI IN OGNI LINGUA, E I NOSTRI RABBINI, cioè R'Shimon ben Gamliel, PERMISERO che vengano scritti in GRECO.
La Ghemara critica anche questa lettura:
Se diciamo nella seconda parte della Baraita: [I nostri Rabbini] permisero, ciò implica che il Tanna Kamma, nella parte iniziale della Baraita, proibisce. Ma noi leggemmo; I libri possono essere scritti in ogni lingua!
La Ghemara corregge anche questa parte della Baraita:
Di' piuttosto la Baraita così: I NOSTRI RABBINI, cioè R'Shimon ben Gamliel, NON PERMISERO CHE [LE SCRITTURE] VENISSERO SCRITTE in alcuna lingua straniera SE NON IN GRECO. E fu inoltre insegnato in una Baraita: DISSE R'YEHUDA ANCHE QUANDO I NOSTRI RABBINI [R'Shimon ben Gamliel] PERMISERO l'uso DEL GRECO, NON LO PERMISERO SE NON PER UN SEFER TORA, E A CAUSA DI UN FATTO CHE ACCADDE CON IL RE TOLOMEO. Come è insegnato in una Baraita: ACCADDE CON IL RE TOLOMEO, IL QUALE RIUNÌ SETTANTADUE ANZIANI di Israel E LI MISE IN SETTANTADUE CASE, SENZA RIVELAR LORO all'inizio IL MOTIVO PER CUI LI AVEVA RIUNITI. ED ENTRÒ DA CIASCUNO DI ESSI E DISSE ad ognuno di LORO: "SCRIVETE PER ME in greco LA TORA DI MOSHE VOSTRO MAESTRO". IL SANTO, BENEDETTO EGLI SIA, POSE UN'ISPIRAZIONE NEL CUORE DI CIASCUNO DI LORO E CONCORDARONO TUTTI SU UN' UNICA MANIERA di tradurre le varie parole della Tora. ED ESSI SCRISSERO PER LUI in greco: DIO CREÒ ALL'INIZIO. Essi ancora scrissero: IO FARÒ L'UOMO AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA. Essi ancora scrissero: ED EGLI FINÌ IL SESTO GIORNO, E RIPOSÒ IL SETTIMO GIORNO. Essi ancora scrissero: MASCHIO E FEMMINA "LO" CREÒ E NON SCRISSERO: "LI" CREÒ, come nell'originale. Essi ancora scrissero: ORSÙ, SCENDERÒ E CONFONDERÒ LE LORO LINGUE. Essi ancora scrissero: E SARA RISE TRA LE SUE PARENTI. Essi ancora scrissero: PERCHÈ NELLA LORO FURIA UCCISERO UN TORO  E NEL LORO IMPULSO SCALZARONO LA GREPPIA. Essi ancora scrissero: E MOSHE PRESE SUA MOGLIE E SUO FIGLIO E LI CARICÒ UN PORTATORE D'UOMINI. Essi ancora scrissero: E LA PERMANENZA DEI FIGLI DI ISRAEL IN TERRA D'EGITTO "E IN ALTRE TERRE" FU DI QUATTROCENTO ANNI. Essi ancora scrissero: ED EGLI MANDÒ GLI "ZAATUTE" DEI FIGLI DI ISRAEL, e: E CONTRO GLI "ZAATUTE" DEI FIGLI DI ISRAEL EGLI NON TESE LA SUA MANO.

9b

Essi ancora scrissero: IO [MOSHE] NON HO PRESO ALCUN "OGGETTO PREZIOSO" DA LORO. Essi ancora scrissero: CHE HASHEM TUO DIO HA DISTRIBUITO "PER DAR LUCE" A TUTTE LE NAZIONI. Essi ancora scrissero: E ANDÒ E SERVÌ ALTRI DEI ... CHE IO NON HO COMANDATO "DI SERVIRE". ED ESSI SCRISSERO PER LUI in quella pate della Tora che elenca gli animali  non kasher: LA CREATURA DALLE BREVI ZAMPE, E NON SCRISSERO PER LUI: E IL CONIGLIO, PERCHÈ LA MOGLIE DI TOLOMEO SI CHIAMAVA "ARNEVET",coniglio. Essi cambiarono il nome IN MODO CHE TOLOMEO NON DICESSE  GLI YEHUDIM SI PRENDONO GIOCO DI ME E HANNO INSERITO IL NOME DI MIA MOGLIE NELLA TORA tra gli animali non kasher.
La Ghemara cita un altro brano dalla nostra Mishna: 
RABBAN SHIMON BEN GAMLIEL DISSE: ANCHE RIGUARDO AI LIBRI delle Scritture [I CHACHAMIM] NON PERMISERO CHE SIANO SCRITTI in alcuna lingua straniera SE NON IN  GRECO.
La Ghemara riporta l'halacha:
Disse R'Abbau in nome di R'Yochanan: L'halacha è secondo l'opinione di Rabban Shimon ben Gamliel.
La Ghemara indaga sul motivo di tale decisione halachica:
E disse R'Yochanan: Quale è la ragione di Rabban Shimon ben Gamliel per scegliere proprio il greco come unica lingua e scrittura straniera in cui possono essere scritti i Sacri testi? Perchè disse il versetto: Possa Dio allargare i confini di Yeft ed egli abiterà nelle tende di Shem. Che si può interpretare così: Le parole, cioè la lingua, di Yeft saranno nelle tende di Shem.
La Ghemara chiede:
Ma di' piuttosto che si riferisce a Gomer o Magog, che anche discendono da Yeft?
La Ghemara risponde:
Disse R'Chiya bar Abba: Questa è la ragione: Perchè è scritto all'inizio del versetto: Possa Dio abbellire Yefet (la parola "iaft", che abbiamo tradotto "allargherà i confini" viene dalla radice pe.tav. he. e questo è il suo corrente significato, ma "iaft" può considerarsi derivata dalla radice iud.pe.he. e allora vuol dire "abbellirà"). Che vuol dire: La bellezza di Yefet sarà nelle tende di Shem. Così il riferimento è al greco, la più bella delle lingue derivate da Yefet.
 

Mishna Non vi è differenza tra un Kohen [Gadol] che è stato unto con l'olio di unzione, e [un Kohen Gadol] che è stato investito tramite i vesimenti aggiuntivi, se non il bue che viene per tutte le mizvot.
Non vi è differenza tra un Kohen [Gadol] in servizio e un Kohen [Gadol] ritiratose non il bue offerto dal Kohen Gadol a Yom Kippur e la decima parte di un efa offerta ogni giorno dal Kohen Gadol
Ghemara La Mishna disse che "il bue che viene per tutte le mizvot" è l'unica differenza tra Kohen Gadolunto e Kohen Gadolinvestito con i vestimenti aggiuntivi. La Ghemara sviluppa le imlicazioni:
Ma per quanto riguarda il bue offerto a Yom Kippur e la decima parte di un efa offerta ogni giorno, questo, il Kohen Gadol unto, e questo, il Kohen Gadolinvestito con i vestimenti aggiuntivi, sono pari. Il Kohen Gadol porta queste offerte a prescindere da come è stato investito.
Secondo il primo ordinamento della nostra Mishna, il Kohen Gadol che è stato investito solo con i vestimenti aggiuntivi, non può offrire il bue che viene per tutte le mizvot. La Ghemara riporta un parere discordante:
La nostra Mishna non segue R'Meir.Perchè se seguisse R'Meir, [perchè, fu insegnato nella seguente Baraita che l'opinione di R'Meir è diversa:] IL KOHEN GADOL investito per mezzo DEI VESTIMENTI AGGIUNTIVI OFFRE IL BUE CHE VIENE PER TUTTE LE MIZVOT. PAROLE DI R'MEIR. E I CHACHAMIM DICONO: NON OFFRE.
La Ghemara indaga:
Quale è la ragione di R'Meir per includere il Kohen Gadol investito con i vestimenti aggiuntivi nell'obbligo di offrire il bue che viene per tutte le mizvot?
La Ghemara risponde:
Perchè fu insegnato in una Baraita: Siccome il versetto afferma a proposito del bue che viene per tutte le mizvot: Se il Kohen UNTO dovesse peccare,NON HO CHE [UN KOHEN GADOL] UNTO CON L'OLIO DI UNZIONE che è incluso in questo obbligo. DA DOVE posso imparare che [UN KOHEN GADOL] investito solo a mezzo DEI VESTIMENTI AGGIUNTIVI è incluso in questo obbligo? TALMUD LOMAR la Tora afferma: " L' "  UNTO. L'articolo determinativo viene ad includere il Kohen Gadol investito con i vestimenti aggiuntivi nell'obbligo di offrire il bue che viene per tutte le mizvot.
La Ghemara chiede:
Quale è il presupposto della nostra Mishna? Che non segue R'Meir. Di', allora, la parte finale della Mishna: NON VI È  DIFFERENZA TRA UN KOHEN [GADOL] IN SERVIZIO E UN KOHEN [GADOL] RITIRATO SE NON IL BUE offerto dal Kohen Gadol A YOM KIPPUR E LA DECIMA PARTE DI UN EFA offerta dal Kohen Gadol ogni giorno, il che implica: Ma quanto a tutte le loro altre prerogative, questo, il Kohen Gadol in servizio, e questo, il Kohen Gadol ritirato sono pari, ed entrambi possono servire con gli otto vestimenti. Questa parte della Mishna segue R'Meir, come fu insegnato in una Baraita: SI MANIFESTÒ IN LUI [KOHEN GADOL] UN DIFETTO incompatibile col servizio E NOMINARONO UN ALTRO KOHEN AL SUO POSTO, quando IL PRIMO,  scomparso che sia il difetto  , RITORNA AL SUO SERVIZIO, IL SECONDO, il sostituto, ha TUTTE LE MIZVOT DELL'ALTO SACERDOZIO SU DI SÈ. PAROLE DI R'MEIR. R'YOSE DICE: IL PRIMO,  scomparso che sia il difetto  , RITORNA AL SUO SERVIZIO, ma IL SECONDO, il sostituto, NON È ADATTO NÈ COME KOHEN GADOL, che porta otto vestimenti, NÈ COME KOHEN HEDIOT, ordinario, con quattro vestimenti. E DISSE R'YOSE, a sostegno di quest'ultima opinione: AVVENNE CON R'YOSEF BEN ULLAM DA ZIPPORI, CHE SI MANIFESTÒ NEL KOHEN GADOL UN DIFETTO incompatibile col servizio E NOMINARONO LUI [R'YOSEF BEN ULLAM] AL SUO POSTO, E L'INCIDENTE ARRIVÒ AL COSPETTO DEI CHACHAMIM ED ESSI DISSERO: IL PRIMO,  scomparso che sia il difetto  , RITORNA AL SUO SERVIZIO, ma IL SECONDO, il sostituto, NON È ADATTO NÈ COME KOHEN GADOL, che porta otto vestimenti, NÈ COME KOHEN HEDIOT, ordinario, con quattro vestimenti. Servire con gli otto vestimenti in qualità di KOHEN GADOL egli non può A CAUSA DEL RANCORE che ciò può causare nel primo Kohen Gadol. Servire con i quattro vestimenti in qualità di KOHEN HEDIOT egli non può A CAUSA del principio che NELLE SACRE COSE, SI INNALZA MA NON SI ABBASSA
Così, si vede da questa Baraita che il punto di vista espresso nell'ultima parte della nostra Mishna, e cioè che il Kohen Gadol ritirato è quasi in tutto pari al Kohen Gadol in servizio, persino nel servire indossando gli otto vestimenti, è opinione di R'Meir. La Ghemara fa ora una domanda conclusiva:
È mai possibile che l'inizio della Mishna sia Rabbanan e la fine sia R'Meir?
La Ghemara risponde:
Disse Rav Chisda: Si. L'inizio della Mishna è l'opinione di Rabbanan e la fine della Mishna è l'opinione di R'Meir.
La Ghemara propone una soluzione alternativa:
Rav Yosef disse: [La Mishna] è l'opinione di Rebbi, che la ricava da Tannaim in contrasto tra loro, decidendo come Rabbanan nel primo argomento e come R'Meir nel secondo.
Mishna Col termine di bama viene designato nelle Scritture ogni altare che non sia l'Altare del Tabernacolo o del Tempio. Nei periodi in cui vi era il Tabernacolo, nel deserto e poi a Shilo, e dopo la costruzione del Tempio le bamot furono proibite. Quando il Tabernacolo si trovò a Ghilgal, a Nov e a Ghiv'on, esso aveva uno status di bama ghedola e le bamot furono permesse.
Ci sono due tipi di bama: la bama ghedola [o bamat zibbur], per i sacrifici pubblici e questo status caratterizzò il Tabernacolo nei periodi in cui fu stazionato a Ghilgal, Nov e Ghiv'on; e la bama ketana [o bamat iachid], privata per le offerte personali.
Non vi è differenza tra i sacrifici che possono essere offerti su una bama ghedola e quelli che possono essere offerti su una bama ketana (nei periodi in cui le bamot erano permesse), salvo che per i sacrifici pasquali (pesachim) che possono offrirsi solo sulla bama ghedola. Questa è la regola: Ogni sacrificio offerto per voto o per dono può essere offerto su una bama ketana: ma ogni sacrificio che non è offerto per voto o per dono, cioè obbligatorio, non può essere offerto su una bama ketana.
 
Ghemara La Ghemara mette in discussione il primo ordinamento della Mishna:
Le uniche differenze tra bama ketana e ghedola sono i sacrifici pasquali e niente più? Sicuramente ci sono altri sacrifici obbligatori, come la stessa Mishna afferma nella seconda parte, che non possono esser sacrificati sulla bama ketana!
La Ghemara risponde:
Di' piuttosto che la Mishna vuol riferirsi a tutti i sacrifici simili ai pesachim, obbligatori e a scadenza fissa.
La Ghemara chiede:
Chi è il Tanna che la nostra Mishna seguirebbe se intende riferirsi solo ai sacrifici con scadenza fissa?
La Ghemara risponde:
Si tratta di R'Shimon: Perchè fu insegnato in una Baraita: R'SHIMON DICE: PERSINO LA COMUNITÀ NON SACRIFICARONO sacrifici obbligatori su una bama ghedola SE NON PESACHIM E sacrifici OBBLIGATORI A SCADENZA FISSA. MA sacrifici OBBLIGATORI NON A SCADENZA FISSA, NON VENIVANO SACRIFICATI NÈ QUA, su una bama ketana, NÈ QUA, su una bama ghedola
Mishna Non vi è differenza tra le leggi in vigore per il  Tabernacolo a Shilo e quelle in vigore al Tempio a Yerushalaim, salvo che a Shilo era permesso mangiare kodashim kallim e ma'aser sheni ovunque  fosse in vista il Tabernacolo, e a Yerushalaim era permesso mangiarli all'interno delle mura. E sia qui che lì i kodshe kodashim devono essere mangiati all'interno dei kela'im (la cortina, nel Tabernacolo, o le mura, nel Tempio, che separavano la zona riservata ai Kohanim).
La santità di Shilo
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