Daf 104Ketubbot - Hanose Et Haisha
104a CHI SPOSA LA DONNA CAPITOLO DODICESIMO KETUBBOT

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
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Mishna Tutto il tempo 
che lei, la vedova, si trova a casa di suo padre e non usa affatto dei beni dell'eredità
può riscuotere la sua ketubba sempre quando lo vorrà, anche dopo molti anni.
Tutto il tempo 
che lei, la vedova, si trova a casa di suo marito ed usa dei beni dell'eredità
può riscuotere la sua ketubba
fino a venticinque anni dopo la morte del marito,
perchè vi è la possibilità in venticinque anni
che lei faccia del bene alle sue vicine
per una somma corrispondente alla sua ketubba, e la sua ketubba si possa ritenere pagata,
parole di R'Meyr che disse
a nome di 
Rabban Shimon ben Gamliel
ma i Chachamim dicono:
Tutto il tempo 
che lei si trova a casa di suo marito e si vergogna di esigere il pagamento della sua ketubba
può riscuotere la sua ketubba sempre e il suo silenzio non è interpretato come una rinuncia.
Tutto il tempo 
che lei si trova a casa di suo padre e non ha motivo di vergognarsi di chiedere la sua ketubba
può riscuotere la sua ketubba
fino a venticinque anni dopo la morte del marito, e poi il suo silenzio equivale ad una rinuncia.
Se morì,
i suoi eredi ricordano la sua ketubba
fino a venticinque anni dopo la morte di lei, e poi il loro silenzio equivale ad una rinuncia.
Mishna 104a
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104b
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Hadran 'Alach Hanose Et Haisha
TORNEREMO DA TE CHI SPOSA LA DONNA
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