Alla cara memoria e l'ilui nishmato dell'uomo pio e caritatevole, 
amante della Tora e dei suoi Studiosi

reb   Shmuel Menachem Nezer  z"l
ben haRav Avraham z"l

che per lunghi anni fu animatore del gruppo del Daf Yoimi
presso il Bet Midrash di Via Cellini, Milano 

T. N. Z. B. H.


 
14a VEELU MEGALLECHIN CAPITOLO TERZO MO'ED KATAN
CAPITOLO TERZO

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e 
a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
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Mishna [da Daf 13b: 
Nell'ultima parte del precedente capitolo, la Mishna si occupò del lavoro che a tutti è permesso fare durante il Chol Hamo'ed per le esigenze della festa. La Mishna ora si volge ad un tipo di lavori che benchè siano per le esigenze della festa, come tagliarsi i capelli e fare il bucato, sono generalmente proibiti durante il Mo'ed. La nostra Mishna inizia con la lista del tipo di persone esentate da questa proibizione a causa di particolari circostanze:
E queste persone possono tagliarsi i capelli durante i Giorni Intermedi della Festa: Uno che arriva da oltremare, o dalla cattività, o esce di prigione, o lo scomunicato che i saggi hanno liberato dalla scomunica, similmente, chi interrogò un saggio ed è esonerato dal suo voto, e il nazire il mezora che salgono dalla tuma alla tahara.
E queste persone possono lavare i loro abiti durante il Chol Hamo'ed: Uno che arriva da oltremare, o dalla cattività, o esce di prigione, -- fino a qui da Daf 13b] o lo scomunicato che i saggi hanno liberato dalla scomunica, similmente, chi interrogò un saggio ed è esonerato dal suo voto. Tovaglioli, teli da barbiere, e teli da bagno posono essere lavati. Zavim e zavot, donne mestruanti e donne che hanno partorito, e tutti coloro che salgono da uno stato di tuma a uno stato di tahara a costoro è permesso di lavare i propri indumenti duante il Chol Hamo'ed, ma a tutte le altre persone è proibito farlo.
Ghemara La Mishna stabilì varie eccezioni alla proibizione di tagliarsi i capelli e lavare gli abiti di Chol Hamo'ed. La Ghemara si interroga sulla ragione della regola generale:
Ma quanto a tutte le altre persone, per quale ragione è proibito farlo.
La Ghemara risponde: 
Come abbiamo imperato in una Mishna: GLI UOMINI DEL MISHMAR HANNO LA PROIBIZIONE DI TAGLIARSI I CAPELLI E DI LAVARE GLI ABITI durante la settimana del loro servizio, MA AL GIOVEDÌ È LORO PERMESSO IN ONORE DELLO SHABBAT. E disse Rabba bar bar Chana in nime di R'Eliezer: E per quale ragione? Affinchè non entrino nella settimana della loro mishmara tutti arruffati. Anche qui di Chol Hamo'ed è proibito tagliarsi i capelli e lavare gli abiti, affinchè [gli Yehudim] non entrino nella festa tutti arruffati.
La Ghemara tenta di stabilire i parametri della proibizione in questione:
Chiese R'Zera: Gli andò perso un oggetto alla vigilia della festa, e nella fatica di cercarla non riuscì a tagliarsi i capelli prima della festa, quale è la legge? Diciamo che trattandosi di un caso di forza maggiore, è permesso tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed? O forse, siccome non è una cosa chiara a tutti, che lui fosse impedito per via dell'oggetto smarrito, no!
La Ghemara risponde:
Disse Abbaye: citando la risposta dei Chachamim al suggerimento di Baitos: [La gente] dirà è mai possibile che tutti gli altri serikin son proibiti, mentre i serikin di Baitos sono permessi? Se non è chiaro il motivo di un eccezione è difficile farla!
La Ghemara ribatte:
Ma in accordo con il tuo ragionamento, come spieghi questa halacha che disse R'Assi in nome di R'Yochanan: Chi non ha altro che una veste è permesso lavarlo durante il Chol Hamo'ed? Anche là ripetiamo le parole dei Chachamim a Baitos: [La gente] dirà è mai possibile che tutti gli altri serikin son proibiti, mentre i serikin di Baitos sono permessi? Se non è chiaro il motivo di un eccezione è difficile farla!
La Ghemara risponde:
Tuttavia, fu detto al riguardo (di quell'halacha di R'Yochana): Disse Mar bar Rav Ashi: La sua cintura testimonia su di lui che ha un'unica tunica.
La Ghemara riporta l'indagine di R'Zera in maniera differente:
Rav Ashi insegnò: Chiese R'Zera: Nel caso di un artigiano a cui andò perso un oggetto alla vigilia della festa, quale è [la legge]? Diciamo che trattandosi di un artigiano, è una cosa chiara a tutti, che lui fosse impedito per via dell'oggetto smarrito, e così bisogna permettergli di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed? O forse, siccome  il motivo della sua eccezione non è una cosa chiara a tutti come lo sono quelli [i motivi delle eccezioni citate dalla nostra Mishna], no!
La Ghemara risponde:
Teku! Lasciamola stare (la questione) irrisolta.
La Ghemara riporta un altro passo della nostra Mishna:
E queste persone possono tagliarsi i capelli durante i Giorni Intermedi della Festa: Uno che arriva DA OLTREMARE ...
La Ghemara commenta:
La nostra Mishna non concorda con l'opinione di R'Yehuda: perchè fu insegnato in una Baraita: R'YEHUDA DICE: CHI ARRIVA DA OLTREMARE NON PUÒ TAGLIARSI I CAPELLI, PERCHÈ È PARTITO NON SOTTO L'AUTORITÀ di altri, ma sotto l'autorità di sè stesso.
La Ghemara cerca di stabilire il punto in cui Rabbanan della nostra Mishna e R'Yehuda discordano:
Disse Rava: Se il motivo per cui partì è di andare in giro per turismo, e tornò di Chol Hamo'ed, è opinione di tutti (R'Yehuda e Rabbanan) che è proibito tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed. Similmente se partì per procurarsi il danaro per mangiare, è opinione di tutti (R'Yehuda e Rabbanan) che è permesso tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed. R'Yehuda e Rabbanan non furono di diversa opinione altro che nel caso di uno che è partito per guadagnare di più. Un maestro (R'Yehuda) paragona [il caso] all'andare in giro per turismo, e così proibisce di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed. E l'altro maestro (Rabbanan) paragona [il caso] con uno che partì per procurarsi il danaro per mangiare, e così permette di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed.
La Ghemara attacca l'inerpretazione che Rava dà della disputa:
Essi attaccarono da quanto si impara in una Baraita: DISSE REBBI: SEMBRANO corrette LE PAROLE DI R'YEHUDA (che proibisce di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed) QUANDO È PARTITO NON SOTTO L'AUTORITÀ di altri, ma sotto l'autorità di sè stesso, E [SEMBRANO corrette] LE PAROLE DI RABBANAN (che permettono di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed) QUANDO È PARTITO SOTTO L'AUTORITÀ di altri.
La Ghemara dimostra che l'inerpretazione che Rava è in contrasto con questa Baraita:
Quale è il caso di uno che parte "NON SOTTO L'AUTORITÀ di altri," in cui Rebbi afferma di seguire la stringente opinione di R'Yehuda? Se noi diciamo andare in giro per turismo, ma tu, Rava, hai detto: opinione di tutti (R'Yehuda e Rabbanan) che è proibito tagliarsi i capelli! Non ha senso dire che Rebbi segue l'opinione di R'Yehuda! E diresti invece, che "non sotto l'autorità di altri" si riferisce a uno che partì di sua iniziativa per procurarsi il danaro per mangiare?! Ma tu, Rava, hai detto: opinione di tutti (R'Yehuda e Rabbanan) che è permesso tagliarsi i capelli! Ma è ovvio che "non sotto l'autorità di altri" si riferisce a uno che andò all'estero per guadagnare di più, e qui Rebbi ci informa che l'opinione di R'Yehuda, che proibisce di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed, è quella corretta.
La Ghemara completa l'attacco a Rava:
Consideriamo la fine della Baraita: E [SEMBRANO corrette] LE PAROLE DI RABBANAN (che permettono di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed) QUANDO È PARTITO SOTTO L'AUTORITÀ di altri. Quale è il caso di uno che parte "SOTTO L'AUTORITÀ di altri"? Se noi diciamo che si riferisce a uno che partì per procurarsi il danaro per mangiare - come può essere?  Ma tu, Rava, hai detto: in questo caso è opinione di tutti (R'Yehuda e Rabbanan) che è permesso tagliarsi i capelli! Perchè Rebbi, prendendo una parte, fa capire che c'è controversia su questo punto? E diresti invece, che "sotto l'autorità di altri" si riferisce a uno che andò all'estero per guadagnare di più?! Ma tu, Rava, hai detto che Rebbi affermò nella prima parte della Baraita, SEMBRANO corrette LE PAROLE DI R'YEHUDA (che proibisce di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed) proprio in questo caso! Come poteva Rebbi vedere come corretta anche la contrastante opinione dei Chachamim  sullo stesso argomento?
La Ghemara risponde a difesa di Rava:
Così disse [Rebbi]: L'opinione di R'Yehuda sembra corretta a Rabbanan quando egli partì non sotto l'autorità di altri. E quale caso è? Quello in cui partì per andare in giro per turismo. Perchè persino Rabbanan non discordarono con lui [R'Yehuda] se non quando andò all'estero per guadagnare di più, tuttavia, quando partì per andare in giro per turismo, gli riconobbero [Rabbanan a R'Yehuda] che quell'uomo non può tagliarsi i capelli al ritorno durante il Chol Hamo'ed. E, d'altro canto, l'opinione di Rabbanan sembra corretta a R'Yehuda quando egli partì sotto l'autorità di altri.E quale caso è? Quello in cui partì per procurarsi il danaro per mangiare. Perchè persino R'Yehuda non discordò con loro[Rabbanan] se non quando andò all'estero per guadagnare di più, tuttavia, quando partì per procurarsi il danaro per mangiare, riconobbe loro [R'Yehuda a Rabbanan] che quell'uomo può tagliarsi i capelli al ritorno durante il Chol Hamo'ed.
La Ghemara riporta un'altra esenzione dalla proibizione di tagliarsi i capelli durante il Chol Hamo'ed:
Disse Shmuel: Un neonato nato di Mo'ed è permesso tagliargli i capelli di Mo'ed, perchè non esiste una prigione più grande di questa - l'utero materno! Niente era più impossibile che tagliargli i capelli prima del Mo'ed.
La Ghemara deduce:
Se è nato nel Mo'ed, si. Prima del Mo'ed, no.
La Ghemara trova questa implicazione difficile: 
Attaccò Rav Pinchas da una Baraita: TUTTI QUELLI CHE [RABBANAN] DICONO CHE È PERMESSO TAGLIARE LORO I CAPELLI DURANTE IL MO'ED, come quelli elencati nella nostra Mishna, È PERMESSO TAGLIARE LORO I CAPELLI DURANTE I GIORNI DEL LORO LUTTO. Da qui si può dedurre che a chi è proibito tagliare i capelli nel Mo'ed - è similmente proibito tagliare i capelli durante i giorni del suo lutto.
14b
Ma se tu dici che la legge del neonato ha in sè una distinzione tra nato prima del Mo'ed e nato durante il Mo'ed, ne esce che la normativa del lutto è operativa nel [caso di un] minore. Ma fu insegnato in una Baraita: STRAPPIAMO l'abito AL MINORE A CAUSA DEL DOLORE, e non perchè il minore abbia lo status di persona in lutto.
La Ghemara risponde:
Disse Rav Ashi: Forse che quella Baraita insegnò: "Ma quelli che sono proibiti  di tagliarsi i capelli di Mo'ed sono proibiti di tagliarsi i capelli nel lutto? No, parlò solo delle categorie permesse. Così, forse possiamo ancora dire che ci son di quelli a cui è proibito tagliarsi i capelli di Mo'ed e similmente è loro proibito tagliarsi i capelli nel lutto (e sono i più), e ci son di quelli a cui è proibito tagliarsi i capelli di Mo'eded è loro permesso tagliarsi i capelli nel lutto.
La Ghemara riporta un'altra versione dell'affermazione di Shmuel:
Ameimar - e alcuni dicono Rav Shisha il figlio di Rav Idi - la insegna così: Disse Shmuel: È permesso tagliare i capelli al bambino di Mo'ed, non fa differenza se è nato nel Mo'ed e non fa differenza se è nato prima.
La Ghemara cita una Baraita a supporto di Shmuel:
Disse Rav Pinchas: Noi anche imparammo: TUTTI QUELLI CHE [RABBANAN] DICONO CHE È PERMESSO TAGLIARE LORO I CAPELLI DURANTE IL MO'ED, come quelli elencati nella nostra Mishna, È PERMESSO TAGLIARE LORO I CAPELLI DURANTE I GIORNI DEL LORO LUTTO.  Da qui si può dedurre che a chi è proibito tagliare i capelli nel Mo'ed - è similmente proibito tagliare i capelli durante i giorni del suo lutto. Ora, se tu dici che è proibito di Mo'ed tagliare i capelli ad un bambino nato prima del Mo'ed, ne esce che la normativa del lutto è operativa nel [caso di un] minore.  Ma fu insegnato in una Baraita: STRAPPIAMO l'abito AL MINORE A CAUSA DEL DOLORE, e non perchè il minore abbia lo status di persona in lutto. Così, per evitare un conflitto tra queste due Baraitot, dobbiamo concludere che i capelli ad un bambino si possono tagliare nel Mo'ed indifferentemente quando sia nato - che è esattamente la posizione di Shmuel!
La Ghemara mette in discussione questa prova:
Disse Rav Ashi: Forse che quella Baraita insegnò: "Ma quelli che sono proibiti  di tagliarsi i capelli di Mo'ed sono proibiti di tagliarsi i capelli nel lutto? No, parlò solo delle categorie permesse. Così, forse possiamo ancora dire che ci son di quelli a cui è proibito tagliarsi i capelli di Mo'ed e similmente è loro proibito tagliarsi i capelli nel lutto (e sono i più), e ci son di quelli a cui è proibito tagliarsi i capelli di Mo'eded è loro permesso tagliarsi i capelli nel lutto. Così, l'affermazione di Shmuel non è necessariamente sostenuta dalla Baraita di R'Pinchas.
Essendo stata messa in luce la connessione tra le leggi del lutto e quelle del Chol Hamo'ed, la  Ghemara affronta l'argomento se il lutto sia permesso durante le feste:
Una persona in lutto non si comporta secondo le leggi e le usanze del suo lutto durante la festa, perchè è detto: E tu gioirai nelle tue feste.
La Ghemara scende in particolari:
Se si tratta di una avelut preesistente, diciamo viene il comandamento positivo del pubblico e prevale sul comandamento positivo del singolo. E se si tratta di una avelut contemporanea, allora certamente non viene il comandamento positivo del singolo e prevale sul comandamento positivo del pubblico.
Una volta stabilito che la gioia della festa prevale in ogni caso sul lutto, la  Ghemara si chide se non prevalga in altri analoghi casi:
Nel caso dello scomunicato, cos'è se si comporterà secondo la sua scomunica durante la festa?
La Ghemara risponde:
Disse Rav Yosef: Vieni, impara: NOI GIUDICHIAMO CASI CAPITALI, E CASI DI PUNIZIONI CORPORALI E CASI MONETARI di Chol Hamo'ed. 
La Ghemara deduce:
E se [l'imputato] non accetta la decisione del tribunale, lo scomunichiamo anche di Chol Hamo'ed. 
La Ghemara conclude la prova di Rav Yosef:
E se ti salta in testa che uno non si comporta secondo la sua scomunica durante la festa, di modo che uno che era stato scomunicato prima della festa, viene la festa e la respinge [la scomunica] avrebbe senso dire che ora, durante il Chol Hamo'ed, potremmo noi scomunicarlo? Se una preesistente scomunica viene respinta dalla festa è illogico affermare che durante la festa una nuova scomunica possa entrare in vigore. Quindi è chiaro che anche la preesistente scomunica resta in vigore durante il Mo'ed.
La Ghemara mette in discussione la prova:
Gli disse Abbaye [a Rav Yosef]: Ma forse tutta la Baraita vuol dire che i giudici possono studiare e decidere il caso, ma non emettono verdetti fino a dopo la festa?
La Ghemara riporta una Baraita a sostegno della posizione di Abbaye:
Perchè se tu non dici così, allora riguardo ai casi capitali di cui [la Baraita] parlò  forse procedono anche all'esecuzione dell'imputato colpevole durante il Mo'ed! Ma ciò non può essere, perchè [i giudici] sarebbero privati del compimento della mizva di  gioire nella festa, come fu insegnato in una Baraita: R'AKIVA DICE: DA DOVE si sa SU UN SANHEDRIN CHE MANDÒ A MORTE UNA PERSONA CHE ESSI NON POSSONO GUSTARE cibo PER L'INTERO GIORNO? LA TORA DICE: VOI NON MANGERETE SUL SANGUE.
La Ghemara riporta la conclusione dell'argomentazione di Abbaye:
Invece, dobbiamo dire riguardo ai casi capitali, che i giudici possono solo studiare il caso, ma non emettere un verdetto. Qui, anche, riguardo a casi monetari, dobbiamo concludere che i giudici possono solo studiare il caso, ma non emettere un verdetto. Quindi nessuna prova può venir indotta dalla Baraita circa la scomunica di litiganti recalcitranti durante il Chol Hamo'ed.
La Ghemara riporta la difesa di Rav Yosef:
Gli disse [Rav Yosef ad Abbaye]: Se è così che a Chol Hamo'ed un verdetto viene deliberato ma non annunciato immediatamente, ne esce che [il tribunale] sta ritardando la giustizia, e questo è proibito. Invece, la Baraita deve voler dire che i verdetti vengono decisamente emessi ed eseguiti di Chol Hamo'ed, e ciononostante i giudici non devono sacrificare la gioia della festa, vengono al mattino e studiano il caso, poi se ne vanno a casa e mangiano e bevono acqua per l'intera giornata, e ritornano al tribunale al tramonto ed ultimano la decisione, e lo mettono a morte.
La Ghemara riporta un nuovo attacco di Abbaye:
Disse Abbaye: Vieni, impara dalla nostra Mishna: O LO SCOMUNICATO CHE I SAGGI HANNO LIBERATO dalla scomunica?
La Ghemara risponde:
Disse Rava: Forse che [la Mishna] affermò che i Saggi "liberarono"(che è un'affermazione generale)? No! Essa affermò che i Saggi "liberarono lui"(questo particolare individuo), e questo perchè [lo scomunicato] andò a riconciliarsi con il suo accusatore, e poi si presentò a Rabbanan e lo liberarono dalla scomunica.
La Ghemara si domanda ora se le feste possono avere il sopravvento su di un altro stato di restrizione:
Nel caso del mezora, cos'è se si comporterà secondo la sua zaraat durante la festa?
La Ghemara risponde:
Disse Abbaye: Vieni, impara dalla nostra Mishna: E IL NAZIR E IL MEZORA che salgono DALLA TUMA ALLA TAHARA.dalla tuma alla tahara. Ora, ciò implica che durante i giorni della sua tuma che coincidono con i giorni festivi, egli si comporta secondo le restrizioni imposte dalla sua zaraat.
La Ghemara respinge la prova:
[Il Tanna] si è espresso secondo lo stile del non è necessario ...ma, così: Non è necessario affermare la legge del mezora durante i giorni della sua tuma, che egli non si comporta secondo le restrizioni della zaraat. Ma, è necessario affermare la legge della sua tahara, perchè uno potrebbe pensare che noi dovremmo decretare che non si tagli i capelli durante il Chol Hamo'ed, perchè forse egli ritarderà la presentazione delle sue offerte fino all'ultimo Yom Tov. [Il Tanna] perciò' ci informa che noi non decretiamo così. In conclusione nessuna prova può esser tratta dalla Mishna sul fatto che la festa prevalga sulla zaraat o no.
La Ghemara tenta ancora una volta di rispondere alla domanda se la festa prevalga sulla zaraat:
Disse Rava: Vieni, impara una prova da una Baraita: La Tora afferma: E LA PERSONA CON LA ZARAATnella quale vi è l'afflizione - la sua veste sarà strappata, i capelli della sua testa saranno intonsi ... Questa parola apparentemente superflua viene A INCLUDERE IL KOHEN GADOL nella legge della zaraat. Ed ora, il Kohen Gadol il cui status nell'intero anno corrisponde allo status della festa per tutta la gente comune nei riguardi del lutto, perchè imparammo in una Mishna: UN KOHEN GADOL OFFRE sacrifici MENTRE È ONEN, MA NON MANGIA la sua porzione delle offerte. Quindi, deriva da ciò che [un mezora] si comporta durante la festa secondo le restrizioni imposte dalla sua zaraat. Impara da questo.
Una volta menzionato il lutto in relazione alla scomunica e alla zaraat, la Ghemara ora discute se le restrizioni del lutto incombono anche sugli altri due stati:
La persona in lutto ha la proibizione del taglio dei capelli, perchè, da ciò che il Misericordioso disse ai figli di Aharon in lutto per i fratelli Nadav e Avihu, Non lasciate le vostre teste intonse, ne deriva per implicazione che per tutti gli altri in lutto il tagliarsi i capelli è proibito.
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