La Ghemara verifica la possibilità
di interpretare la machoket tra Rabba e Rava, su quale sia il motivo
per cui lo shaliach deve dire: Dinnanzi a me . . . ecc., come una
machloket
tra Tannaim:
Si insegna nella nostra Mishna: RABBAN GAMLIEL DICE: PERSINO UNO shaliach CHE PORTA un ghet DAL REKEM E DAL CHEGER deve dire: Dinnanzi a me fu scritto e dinnanzi a me fu firmato. RABBI ELIEZER DICE: PERSINO quando lo shaliach lo porta DA KEFAR LUDDIM A LUD. E a proposito di tale machloketdisse Abbaye: Ci stiamo occupando di cittadine prossime ad Eretz Yisrael come Rekem e Chegher e di cittadine inglobate nel confine di Eretz Yisrael come Kefar Luddim. E a tale proposito disse Rabba bar Bar Chana: Io quel posto lo vidi ed era come da Be Kube a Pumbedita cioé molto vicino. E siccome Rabban Gamliel e R'Eliezer aggiungono a Tanna Kamma possiamo dedurne che Tanna Kamma era dell'opinione che quelli quei posti non devono cioé in quei posti aggiunti da Rabban Gamliel e R'Eliezer lo shaliach non è tenuto a dire: Dinnanzi a me . . . ecc. La Ghemara si interroga sul fondamento della machloket: Perché non dire che in questo divergono, che uno studioso Tanna Kamma pensava: Il motivo per cui lo shaliach deve dire: Dinnanzi a me . . . ecc.è perchè quelli di oltremare non sono esperti e non sanno che un ghet va compilato lishmah, ma quelli che abitano nei paesi sul confine o prossimi ad esso sono esperti. E uno studioso Rabban Gamliel pensava: Il motivo per cui lo shaliach deve dire: Dinnanzi a me . . . ecc.è perchè quando un ghet viene da oltremare non si trovano testimoni per convalidarlo, e quelli che abitano nei paesi sul confine o prossimi ad esso anch'essi non sono soliti a trovarsi in Eretz Yisrael, per la difficoltà di varcare il confine o perché quei paesi sono in guerra con Eretz Ysrael, e per questo lo shaliach deve dire: Dinnanzi a me . . . ecc. La Ghemara respinge la precedente ipotesi: No, Rabba e Rava non riproducono la machloket tra Tanna Kamma e Rabban Gamliel perché Rabba può spiegare a modo suo la Mishna in modo che entrambi i Tannaim la pensino come lui e allo stesso modo Rava può spiegare a modo suo la Mishna in modo che entrambi i Tannaim la pensino come lui. La Ghemara spiega come interpreterebbe Rabba la machloket tra i Tannaim: Rabba può spiegare a modo suo, che secondo lui entrambi i Tannaim ritengono che il motivo per cui lo shaliach deve dire: Dinnanzi a me . . . ecc.è perchè quelli di oltremare non sono esperti e non sanno che un ghet va compilato lishmah, ma qui nel caso delle cittadine vicine ad Eretz Yisrael in questo divergono, Tanna Kamma pensava: Quelli, siccome le cittadine in cui abitano sono vicine, certo che studiano e sanno che il ghet va compilato lishmah e quindi la shaliach non deve dire: Dinnanzi . . . e Rabban Gamliel viene a dire: Quelle inglobate nel confine studiano, quelle vicine non studiano. E R'Eliezer viene a dire: Anche le inglobate nel confine non studiano, e ciò per non fare distinzioni nei paesi d'oltremare e vicini o lontani abbiano tutti lo stesso din. La Ghemara spiega come interpreterebbe Rava la machloket tra i Tannaim: Rava può spiegare a modo suo, che secondo lui entrambi i Tannaim ritengono che il motivo per cui lo shaliach deve dire: Dinnanzi a me . . . ecc.è perchè quando un ghet viene da oltremare non si trovano testimoni per convalidarlo, e Tanna Kamma pensava: Quelli, siccome le cittadine in cui abitano sono vicine, sì che si trovano anche in Eretz Yisrael e possono convalidare il ghet e quindi lo shaliach non è tenuto a dire: Dinnanzi a me . . . ecc., e Rabban Gamliel viene a dire: Di quelle inglobate nel confine si trovano testimoni, di quelle vicine non si trovano testimoni. E R'Eliezer viene a dire: Anche delle inglobate nel confine non si trovano testimoni, e ciò per non fare distinzioni nei paesi d'oltremare e vicini o lontani abbiano tutti lo stesso din. |