La Ghemara riporta una Baraita connessa con l'argomento:
Una Baraita insegna: DISSE R'ELAZAR, DICEMMO A MEYR: NON È FORSE UN VANTAGGIO PER LO SCHIAVO USCIRE DI SOTTO LE MANI DEL PADRONE IN LIBERTÀ? CI DISSE: PER LUI È UNA PERDITA, PERCHÉ SE ERA LO SCHIAVO DI UN KOHEN DIVENTA PASUL PER LA TRUMA. GLI DICEMMO: MA COS'È SE VUOL CESSARE DI ALIMENTARLO E DI MANTENERLO? NE HA IL DIRITTO! CI DISSE: E COSA AVVIENE SE È LO SCHIAVO DI UN KOHEN CHE FUGGÌ O LA MOGLIE DI UN KOHEN CHE SI RIBELLÒ A SUO MARITO? FORSE CHE NON MANGIANO LA TRUMA! E QUESTO NON LA MANGIA. 
TUTTAVIA PER UNA DONNA QUESTO È UNA PERDITA, PERCHÉ LA RENDE PSULA PER LA TRUMA E LE FA PERDERE GLI ALIMENTI.
La Ghemara chiede di comprendere le risposte di R'Meyr:
Cosa mai gli chiesero, e cosa mai egli rispose loro?
La Ghemara spiega: 
Così disse loro: Mi avete dato una risposta per quanto concerne gli alimenti, in effetti con la liberazione lo schiavo non perde nulla perché il padrone poteva abolirli in ogni momento. Ma cosa mi risponderete per quanto concerne la truma? Con la liberazione lui la perde senza alcun dubbio! E se mi direte: "Se vuole il padrone gli getta un ghet e lo rende pasul dalla truma anche senza ricorrere ad uno shaliach!" In effetti il padrone può escluderlo dalla truma quando vuole e la perdita non è dovuta all'acquisizione da parte dello shaliach. Vi risponderò che lo schiavo può abbandonarlo, scappare e andare avanti per sempre a mangiare la truma ed è solo l'acquisizione da parte dello shaliach a farlo perdere, [daf 13a] e cosa accade, se lo schiavo del Kohen fuggì e la moglie del Kohen si ribellò a suo marito, non mangiano forse la truma? E questo invece, che è stato liberato perché lo shaliach ha acquistato per lui l'atto di liberazione, non ne mangia!
La Ghemara commenta:
Bene rispose R'Meyr ai Chachamim, cosa hanno loro da ribattergli?
La Ghemara spiega:
Disse Rava: Questo è il perché di quello che gli risposero nella nostra Mishna: PERCHÉ EGLI È UN SUO ACQUISTO. Questo è il motivo per cui lui mangia la teruma e se il padrone vuole impedirglielo può farlo in ogni momento perché se vuole può riscuotere quattro zuzim da un Israel e lo rende pasul dal mangiare la truma in qualsiasi luogo egli si trovi! Ecco che l'acquisizione dell'atto di liberazione da parte dello shaliach è un guadagno per lo schiavo e non ha nessun lato di perdita.
La Ghemara solleva un'obiezione alla shita di R'Meyr:
E secondo la shita di R'Meyr, vada per lo schiavo del Kohen che ci sono dei lati per cui l'acquisizione dell'atto di liberazione da parte dello shaliach potrebbe risultare in una perdita, quanto ad uno schiavo di un Israel, cosa si può dire? Che razza di perdita può mai essere per lui se lo shaliach acquisisce per lui l'atto di liberazione?
La Ghemara spiega:
Disse R'Shmuel bar R'Yitzchak: La perdita c'è perché gli fa perdere la schiava cananea che ora come uomo libero non gli è più permessa.
La Ghemara ribatte:
Al contrario, infatti lo shaliach acquistando per lui l'atto di liberazione lo rende permesso ad una donna libera!
La Ghemara conclude e chiarisce la shita di R'Meyr:
Secondo R'Meyr allo schiavo conviene vivere nella sregolatezza, perché la schiava cananea è meno impegativa della donna libera che bisogna trattare con riguardo, è più disponibile, è più lasciva. Quindi egli non vuole rinunciare alla sua vita sregolata e per lui è una perdita diventare libero. I Chachamim ritengono che, nonostante tutto, uno schiavo preferisca divenire libero e ciò è comunque un guadagno, per cui lo shaliach può acquistare l'atto di liberazione per lui anche in sua assenza.