Parte quarta: Sul servizio del nostro Creatore
Capitolo ottavo
SUI PRECETTI LEGATI ALLE EPOCHE DELL'ANNO
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È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e 
a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
 
chametz
e matza
e l'uscita
dall'Egitto
[1] Il significato del chametz e della matza è che, ecco, fino all'uscita dall'Egitto, Israel era mescolato tra le altre nazioni, una nazione all'interno di un'altra nazione, e con la loro uscita furono salvati e distinti.
la matza
come
cibo
di uno 
stato
spirituale
superiore
Ed ecco che fino a quel tempo tutte le prerogative corporali degli uomini erano offuscate dall'oscurità e dalla sozzura che su di esse avevano il sopravvento, e con l'uscita dall'Egitto Israel furono separati, e i loro corpi si trovarono a purificarsi e a prepararsi alla Tora e al divino servizio; e a questo fine fu loro ordinato di eliminare il chametz e di mangiare la matza. Ordunque il pane che viene preparato per il nutrimento dell'uomo è veramente adatto alla situazione desiderata per l'uomo, e la lievitazione è un processo naturale che rende il pane facile alla digestione e gradito al palato, ed ecco anch'essa si compie secondo una legge che conviene all'uomo, perchè deve esservi in lui l'istinto del male e la propensione materiale; tuttavia in un epoca particolare e delimitata debbono Israel astenersi dal chametz e cibarsi di matza, al fine di ridurre in sè stessi la forza dell'instinto del male e della propensione materiale, e rinforzare in sè stessi il processo di avvicinamento alla spiritualità; ovviamente non è possibile che si alimentino sempre così, perchè questo non è richiesto in questo mondo, tuttavia nei giorni a ciò destinati è appropriato che osservino questo precetto, e tramite ciò si collochino nel livello spirituale a loro appropriato; ed ecco questo è il fondamento dell'importanza della festa delle matzot.
il Seder:
i dettagli
della
salvezza
E gli altri precetti della prima sera, la sera del Seder, son tutti dettagli a cui corrispondono, parallelamente, altrettanti aspetti particolari di tale salvezza.
la Sukka
e le 
nubi 
di gloria
[2] L'argomento della Sukka e del Lulav è, che ecco, le nuvole di gloria, con cui il Santo, Benedetto Egli sia, circondò Israel, oltre al loro effetto materiale, che era di fornir loro una copertura e di difenderli, avevano un grande effetto, che da loro derivava nell'ambito spirituale, ed esso era che, come, tramite quelle nubi, Israel si trovavano distaccati e sollevati dalla terra, così si estendeva su di loro una situazione di illuminazione che li faceva stare da soli, separati da tutti i popoli, sopraelevati e distaccati da questo stesso mondo, e superiori veramente a tutti i popoli della terra; e questa cosa fu compiuta su Israel in quell'epoca, in cui arrivarono al livello superiore che a loro si addiceva, e tale effetto si estende ad ognuno di Israel per tutte le generazioni, perchè in verità la luce della santità si estende da Lui, Itbarach, e avvolge ogni giusto di Israel, e lo separa da ogni altro uomo, e lo solleva al di sopra di essi, e lo pone al di sopra di tutti; e ciò si rinnova su Israel nella festa di Sukkot tramite la Sukka.
le quattro
specie
l'agitarle
e i giri
E la luce del Nome, Benedetto Egli sia, brilla sul capo di Israel e li incorona, di modo che il timore di loro si abbatte su tutti i loro nemici, quando essi brandiscono il Lulav e le sue specie, e ciò è quello che disse lo scritto: E vedranno tutti i popoli della terra che il Nome del Signore viene proclamato su di te e avranno di te timore (Deuteronomio 28, 10). E di già raggiungerebbero questo subito e agli occhi di tutti, se i peccati non lo impedissero, tuttavia la cosa è destinata ad avverarsi a suo tempo, e tramite i particolari del precetto del Lulav, quando lo si agita e si fanno i giri, allora si compie tutto questo che dicemmo, per cui si rinforza il dominio del Signore, Benedetto Egli sia, sul capo di Israel, per far cadere i loro nemici di fronte a loro e sottometterli, fino a che essi, da soli, sceglieranno di essere loro schiavi; e questo è quello che vien detto: Con la faccia in terra si prostreranno a te ecc. e inchinadosi a te verranno i figli dei tuoi persecutori ecc. (Isaia 49, 23; 60, 14), perchè tutti a loro si asserviranno e si prostreranno, per ricevere, per loro tramite, una parte della luce del Nome, Benedetto Egli sia, che aleggia su di loro; ed ecco che verrà umiliata tutta la loro superbia e si arrenderanno a Israel, e torneranno, grazie a loro, al servizio di Lui, Benedetto Egli sia; e in questa direzione va tutto l'argomento del Lulav nei suoi particolari come ricordammo.
. . . . . .
come noi
rimettia-
mo
ai nostri 
debitori,
Dio
rimette
i nostri
debiti
[4] Tuttavia l'argomento dello shofar a Rosh Hashana è, che, ecco, in questo giorno il Santo, Benedetto Egli sia, giudica il mondo intero, e rinnova tutta la realtà nel senso che inaugura un nuovo ciclo, l'anno nuovo, ed ecco che vengono allestiti tribunali e preparato il giudizio di ogni creatura a seconda delle procedure del giudizio supremo, come ricordammo nella seconda parte, e l'accusatore viene invitato per accusare in relazione ai peccati degli uomini. 
Ed ecco che ci ordinò il Santo, Benedetto Egli sia, di suonare lo shofar, il cui proposito è quello di ottenere una conduzione divina di misericordia e non di rigorosa giustizia, e di confondere l'accusatore impedendogli di accusare. Ed ecco già chiarimmo nella seconda parte, che come la qualità della divina giustizia non concede che venga il bene agli uomini se non lo hanno meritato, così è proprio della legge che regola lo stesso giudizio di ciascuna delle varie azioni compiute dagli uomini, nell'elargire la ricompensa adeguata a ciascuna secondo i casi, che ci si comporti con loro, nel giudicarli, con misericordia e compassione e non li si giudichi con rigore assoluto, e in accordo con quanto dissero i nostri Saggi, sia il loro ricordo di benedizione: "Chi passa sopra ai propri diritti, si passa sopra a tutti i suoi peccati" (Rosh Hashana 17), perchè è questo il contrappasso, come lui è remissivo così saranno remissivi con lui, e alla fin fine si comporteranno con lui con misericordia pur restando ciò nell'ambito della giustizia; e orbene non solo questa azione verrà ricompensata in questa maniera, ma ogni azione che la suprema Sapienza decreterà esser degna di venir così ricompensa, verrà così ricompensa; e in questo ambito vi è il precetto dello shofar, al quale furono comandati Israel per attirare su di sè la qualità della misericordia, e quando lo compiano in modo adeguato questo sarà il frutto che da esso raccoglieranno.
il ruolo
dello
shofar
nel 
giorno
del
giudizio
E ovviamente l'argomento da un punto di vista particolare, cioè il rapporto tra il suono dello shofar e l'attirare su di noi la misericordia divina, è connesso alle radici della divina conduzione del mondo e ai suoi fondamenti di verità, e il vero proposito di questo è provocare che i patriarchi facciano valere i loro meriti, suscitare la misericordia, ingraziarsi la qualità della divina giustizia, far prevalere il bene sul male, soggiogare le forze del male, desautorare gli accusatori, ottenere che il Signore Benedetto faccia uso della sua elevatezza nella guida del mondo facendo prevalere la sua Unità per soprassedere ai peccati, e tutto questo attraverso tale precetto, quando ad esso si unisca un giusto ravvedimento di Israel, e tutti i particolari di tale argomento, secondo le particolari modalità di questo tipo di riparazione.
la luce
del
Giorno
di
Kippur
[5] Orbene l'argomento di Yom Hakippurim è, che, ecco, il Signore, Benedetto Egli sia, preparò per Israel un giorno, in cui il ravvedimento sia più facilmente accolto, e i peccati vicini ad essere cancellati, che equivale a dire che i danni da essi causati siano più vicini ad essere riparati, e sia eliminata tutta l'oscurità sopravvenuta a causa di essi, e siano riportati i ravveduti al grado di santità e di vicinanza a Lui, Itbarach Shmo, da dove si erano allontanati a causa dei loro peccati. Ed ecco, in questo giorno brilla una luce che ha il potere di compiere tutto questo processo, ma nonostante ciò, è codesta una luce che per riceverla debbono Israel rispettare quello che in tale giorno fu loro comandato, in particolare quel che concerne le afflizioni, tramite le quali ci si distacca di molto dalla corporalità, e ci si eleva un po' verso la situazione degli angeli, e tutti gli altri particolari secondo i particolari della riparazione.

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