È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein
Mishna. CI SONO QUATTRO CUSTODI: UN CUSTODE GRATUITO E COLUI CHE PRENDE A PRESTITO, UN CUSTODE A PAGAMENTO E COLUI CHE PRENDE IN AFFITTO. UN CUSTODE GRATUITO GIURA SU DI TUTTO, E COLUI CHE PRENDE A PRESTITO PAGA PER TUTTO, MENTRE UN CUSTODE A PAGAMENTO E COLUI CHE PRENDE IN AFFITTO GIURANO SULLA FRATTURATA E SULLA PRIGIONIERA E SULLA MORTA, E PAGANO LA SMARRITA E LA RUBATA.
Ghemara. La Ghemara attribuisce la nostra Mishna ad un determinato Tanna:
Quale è il Tanna che insegna QUATTRO CUSTODI? Disse R'Nachman in nome di Rabba bar Avua: È una Mishna di R'Meyr.
La Ghemara si mostra meravigliata delle parole di R'Nachman:
Disse Rava a R'Nachman: Forse che vi è uno tra i Tannaim per il quale non vi siano quattro custodi? Questo è un dato della realtà ed è incontestabile! Perché si dovrebbe attribuire questa opinione ad un determinato Tanna?
La Ghemara chiarisce l'intenzione di R'Nachman:
Gli disse R'Nachman a Rava: Così volevo dirti: Chi insegna che il din di colui che prende in affitto è come il din del custode a pagamento? È una Mishna di R'Meyr.
La Ghemara solleva una difficoltà da una Baraita:
Ma da R'Meyr sentiamo il contrario! Infatti insegna una Baraita: COLUI CHE PRENDE IN AFFITTO COME PAGA? R'MEYR DICE: COMA UN CUSTODE GRATUITO, R'YEHUDA DICE: COME UN CUSTODE A PAGAMENTO.
La Ghemara risponde: 
Rabba bar Avua insegnava quella Baraita al contrario, cioé invertiva R'Meyr con R'Yehuda.
La Ghemara obietta:
Se così è, perché la nostra Mishna afferma che i custodi sono quattro? In realtà sono solo tre? Infatti colui che prende in affitto e il custode a pagamento sono la stessa cosa!
La Ghemara risponde:
Disse R'Nachman bar Yitzchak: La Mishna vuol dire che ci sono quattro tipi di custodi ma i loro dinim sono tre.
 

La Ghemara porta un caso in cui è implicato un custode a pagamento:
C'era quel tale pastore che pascolava gli animali che gli erano stati dati in custodia sulla sponda del fiume Pappa, uno di essi scivolò e cadde nel fiume. Si presentò al cospetto di Rabba per essere giudicato e questi lo assolse. Disse Rava agli studenti che gli chiedevano quale fosse il motivo del suo verdetto: Cosa doveva fare il pastore per evitare la perdita dell'animale? Infatti custodì come custodiscono tutti i propri animali e se l'animale cadde nel fiume, ciò sarebbe capitato anche al proprietario ed è un caso di ones.
La Ghemara mostra meraviglia:
Gli disse Abbaye a Rabba: Allora da qui possiamo concludere che se uno un pastore entrò in città nel momento in cui le persone i proprietari che custodiscono gli animali propri vi entrano lasciando fuori i greggi incustoditi, e si verificò un danno agli animali, egli è esente dal risarcire i proprietari dei suoi animali perché la cosa si ritiene avvenuta per causa di forza maggiore?
La Ghemara risponde:
Gli disse Rabba ad Abbaye: Si. Infatti, secondo Rabba, il pastore non è tenuto a custodire gli animali a lui affidati, di più di quanto li custodiscano i proprietari.
La Ghemara continua a meravigliarsi:
Schiacciò un pisolino nel momento in cui tutti gli altri pastori lo fanno e mentre dormiva si verificò un danno agli animali, anche qui è esente dal risarcire i proprietari dei suoi animali?
La Ghemara risponde:
Gli disse Rabba ad Abbaye: Si. Infatti egli non è tenuto a custodire gli animali a lui affidati, di più di quanto li custodiscano gli altri.
La Ghemara obietta da una Baraita:
Obiettò Abbaye da una Baraita: QUESTI SON ONSIN PER I QUALI UN CUSTODE A PAGAMENTO È PATUR - COME AD ESEMPIO il tipo descritto nel versetto (Giobbe 1, 15) E SHEVA SI ABBATTÉ  sulle greggi E LE RAZZIÒ E I RAGAZZI COLPÌ CON LA SPADA!
La Ghemara  risponde:
Gli disse Rabba ad Abbaye: nella Baraita si parla dei guardiani della città pagati per proteggere le persone e i beni dei cittadini e dai quali ci si aspetta una custodia particolarmente efficace, non come quella dei normali custodi, pagati per custodire al posto dei proprietari, ma dai quali non ci si aspetta che facciano più di quanto i proprietari stessi sarebbero pronti a fare.
La Ghemara obietta da un'altra Baraita:
Obiettò Abbaye da una Baraita: FINO A QUANTO È TENUTO A CUSTODIRE UN CUSTODE A PAGAMENTO? FINO A CHE (Genesi 31, 40) STETTI DI GIORNO MANGIATO DALL'ARSURA E DAL GELO LA NOTTE!
La Ghemara risponde:
Gli disse Rabba ad Abbaye: Là anche nell'altra Baraita si parla dei guardiani della città e non di un comune custode.
La Ghemara obietta:
Gli disse Abbaye a Rabba: Forse che il nostro padre Giacobbe era un guardiano di città?
La Ghemara spiega:
La Baraita intende come se Giacobbe avesse detto a Lavan: Ho custodito le tue greggi per te con una custodia efficiente come quella dei guardiani della città.
La Ghemara obietta da un'altra Baraita:
Obiettò Abbaye da una Baraita: UN PASTORE CHE STAVA PASCOLANDO E LASCIÒ IL SUO GREGGE E ANDÒ IN CITTÀ, VENNE IL LUPO E SBRANÒ VENNE IL LEONE E ARTIGLIÒ - NON DICIAMO SE FOSSE STATO LÀ AVREBBE SALVATO, MA INVECE LO VALUTIAMO: SE PUÒ SALVARE - È CHAYAV, SE NO - È PATUR. Perché non dire anche in questo caso che il pastore entrò in città nel momento in cui le persone i proprietari che custodiscono gli animali propri vi entrano e per questo è patur in quanto ha custodito il gregge con il dovuto impegno?
La Ghemara risponde:
No, perché la Baraita parla di un caso in cui lui entrò in città nel momento in cui le persone non vi entrano.
La Ghemara respinge questa interpretazione della Baraita:
Se è così, perché è patur ? Vige la regola quando un custode ha iniziato con una negligenza nella custodia dell'oggetto affidato e ha finito con un ones per cui l'oggetto è stato danneggiatoo è andato perso è chayav!
La Ghemara offre una spiegazione:
Diciamo che sentì il ruggito del leone e andò in città per paura.
La Ghemara respinge anche questa possibilità di spiegazione:
Se è così, lo si valuta? Cosa doveva fare? Lottare con il leone? Che necessità c'è di valutarlo?
La Ghemara offre una spiegazione:
Doveva andargli incontro con pastori muniti di bastoni.
La Ghemara  respinge anche questa spiegazione:
Se è così, perché nella Baraita si parla proprio di un custode a pagamento? Persino un custode gratuito deve anche lui chiamare aiuto, come infatti disse Mar: Un custode gratuito che doveva andare incontro al leone che minacciava il gregge affidatogli con pastori muniti di bastoni e non lo fece - è chayav.
La Ghemara spiega: 
Rabba spiegò: Un custode gratuito - deve riunire dei pastori con bastoni che vengano in soccorso del suo gregge gratuitamente, un custode a pagamento - li deve riunire a pagamento.
 

La Ghemara entra nei particolari di applicazione della regola che Rabba ha appena enunciato:
E fino a quanto è tenuto il custode a pagamento a reclutare dei pastori per affrontare il leone? Fino al loro costo degli animali.
La Ghemara obietta:
Ma dove troviamo che un custode a pagamento è responsabile degli onasin?
La Ghemara risponde:
Perché poi prende il loro costo dal padron di casa. Il denaro speso per reclutare i pastori gli viene restituito dal proprietario.
La Ghemara chiede:
Gli disse R'Pappa ad Abbaye: Se è così, cosa ci guadagna il padrone di casa dal salvataggio delle sue bestie se ciò gli costa un  prezzo pari al loro valore?
La Ghemara risponde:
La differenza sta nell'adattamento degli animali che già appartenevano a lui rispetto ad altri nuovi, oppure nella fatica in più di dover andare a scegliere ed acquistare nuovi animali.
 

La Ghemara riporta un parere contrastante:
R'Chisda e Rabba bar R'Huna non erano dell'opinione di Rabba, perché i proprietari degli animali gli dicono: Per questo ti ho dato la paga, perché tu me li custodisca in maniera particolare e superiore alla maniera in cui io stesso li custodirei.
 

La Ghemara porta un episodio connesso con questa regola:
Bar Ada Sibolaa stava conducendo degli animali che gli erano stati dati in custodia per denaro attraverso il ponte sul fiume Naresh, una delle bestie spinse la compagna e la gettò nelle acque del fiume e quella perì. Si presentò per il giudizio dinnanzi a R'Pappa, e questi lo condannò. Gli disse Bar Ada Sibolaa a R'Pappa: Cosa dovevo fare? Gli disse R'Pappa: Dovevi farle passare una a una. Gli disse Bar Ada Sibolaa: Hai conosciuto un figlio di tua sorella che possa far passare gli animali a lui affidati uno a uno? Perché avrei dovuto far io quello che nessuno fa? Gli disse R'Pappa: Già protestarono altri prima di te, e non vi fu uno chi gli desse retta.
 

La Ghemara riporta un altro episodio connesso con la regola in questione:
Aivo diede in affidamento del lino in casa Runia perché vi fosse custodito. Venne Shabu che era un predone armato e glielo portò via. All'inizio non si sapeva che era stato Shabu e Runia, come custode gratuito, era esente da ogni responsabilità. Alla fine si venne a sapere chi era il ladro. Si presentò Runia al cospetto di R'Nachman per il giudizio e quello lo dichiarò chayav di pagare a Aivo il lino rubato, benché egli fosse solo un custode gratuito. Runia, tuttavia, potrà poi recuperare il lino da Shabu, che è stato riconosciuto come ladro. La fatica di ricuperare il lino rubato fa parte della sua mansione di custode.
La Ghemara mette in luce una contraddizione tra il verdetto di R'Nachman e l'opinione di un altro studioso:
Diciamo che il verdetto di R'Nachman contraddice l'opinione di R'Huna bar Avin? Infatti R'Huna bar Avin inviò il seguente verdetto: Fu rubato in una situazione di ones come quando il furto viene perpetrato da predoni armati e successivamente si venne a sapere chi era il ladro, se il custode è gratuito - se vuole giura che fu un ones ed è esente da ogni risarcimento, se vuole gli fa causa cioé risarcisce il proprietario e poi si rifa sul ladro. Se il custode è a pagamento - gli fa causa e non giura.
La Ghemara dimostra che non c'è contraddizione tra i due verdetti:
Disse Rava: Là nel caso di Runia vi erano gli uomini del servizio d'ordine, che se Runia avesse alzato la voce per chiedere aiuto sarebbero venuti a salvarlo, per questo fu ritenuto colpevole di trascuratezza e condannato a risarcire pur essendo un custode gratuito. Ciò non toglie che, anche secondo R'Nachman, un normale custode gratuito possa giurare e venir subito esentato da ogni risarcimento.

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